Fiori di Bach e Meridiano dell'Intestino Crasso

Il meridiano dell'Intestino Crasso è complementare a quello dei Polmoni che assisteCome quest'ultimo è associato all'Autunno Ha una funzione di trasporto e di eliminazione delle scorie e impedisce altresì il ristagno dell'energia Chi.Per questo  esercita un influsso su tutte le escrezioni che dall'interno vanno verso l'esterno.Adempie a questa funzione per quanto concerne le materie organiche, mentre la vescica svolge lo stesso ruolo per i liquidi organici.Serve ad evacuare quello che abbiamo mangiato, ingerito, e che non abbiamo assimilato, accettato.Svolge tale ruolo per gli alimenti, ma anche per tutto ciò che riguarda le nostre esperienze psicologiche.Se funziona male, si evidenzieranno problemi di evacuazione in tutto il corpo (polmoni, intestino, reni, vescica) o nella psicologia dell'individuo.L'Intestino Crasso è associato agli stessi piani fisici e psicologici del Polmone, dai momento che è il suo meridiano complementare. La sua ora solare di maggior intensità si situa tra le 5 e le 7 del mattino e il suo percorso prende avvio sulla punta dell'indice di entrambi le mani.
Libro: Dimmi dove ti fa male e ti dirò il perché

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L'energia dell'intestino Crasso
Che cos'è questa energia associata al Principio del Metallo? In MTC (Medicina Tradizionale Cinese) l'energia dell'Intestino Crasso si fa carico di tutto ciò che riguarda l'eliminazione, l'evacuazione delle scorie, delle materie organiche, cioè quello che abbiamo ingerito, digerito e di cui abbiamo deciso di non nutrirci (non ha superato la barriera dell'intestino tenue). >Questa eliminazione pulisce l'interno e permette al corpo di non "soffocare" sotto i rifiuti. L'Intestino Crasso assiste dunque il Polmone ed evacua ciò che è stato "tagliato", ossia ciò che si è scelto di eliminare. Quando l'Intestino Crasso funziona male, il corpo si intossica e le scorie imputridiscono dentro. Sprigiona odori poco gradevoli (gas intestinali, odore della pelle e della traspirazione ecc.). La pelle, a esso associata, diventa uno strumento di eliminazione attraverso il gran numero di dermatosi o foruncoli, che le conferiscono talvolta un aspetto di serpente, granuloso. In caso di saturazione eccessiva, questa eccedenza viene eliminata tramite diarrea provocata dall'Intestino Tenue.  L'energia dell'Intestino Crasso svolge un ruolo principale anche nella funzione di cicatrizzazione, in particolare della cute. Costituisce infine un meridiano utilissimo per eliminare qualunque forma di tensione muscolare. Assieme ai polmoni, si occupa dell'olfatto. Sul piano psichico l'Intestino Crasso gestisce la capacità di eliminare i vissuti, i ricordi o le ferite emotive coscienti, che rappresentano dei veleni interiori. Consente di evacuare le tensioni sia fisiche sia psichiche. Per questo motivo lungo il suo percorso ritroviamo i punti più efficaci per allentare la presa. Gestore della capacità individuale di eliminare i vissuti tensivi, di cicatrizzare le ferite emotive, l'Intestino Grasso è il meridiano della capacità di perdonare. È controllato dall'Intestino Tenue, meridiano associato al Principio del Fuoco.
Libro: Dimmi quando ti fa male e ti dirò il perché

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Le sue indicazioni sono mal di denti, dolori o gonfiori alla gola, raucedine, raffreddore, diarrea e stitichezza, oltre a dolori in genere lungo il percorso del meridiano, in particolare alla spalla e al gomito (per esempio il gomito del tennista), Tuttavia, i sintomi principali sono costituiti da tutte le cosiddette malattie discrasiche, cioè da tutti i disturbi riconducibili ad una composizione del sangue alterata, provocata essenzialmente da un disturbo della funzione disintossicante di reni e fegato, di una insufficiente espulsione delle scorie attraverso le pelle e l'intestino, oppure da una forma di riavvelenamento proveniente da quella fabbrica di veleni che è l'intestino e dovuta ad una flora batterica alterata, che sommerge il corpo di sostanze tossiche.

Il "sistema dei 12 binari" secondo Dietmar Kramer
Riferimento all'agopuntura: Merdiano dell'intestino Crasso  binario Fiori di Bach Clematis-Impatiens-Mustard
Piuttosto che nella realtà fisica, i tipi Clematis vivono nel mondo della fantasia. Sembrano danzatori di un sogno tra due mondi: dall'uno essi fuggono in continuazione perché appare loro troppo rude, nell'altro non riescono ad entrare completamente, perché il loro corpo lo impedisce. Edward Bach definiva questo comportamento “una forma gentile di suicidio”. Questo tipico andare alla deriva non è necessariamente collegato alle fantasie e ai sogni ad occhi aperti: infatti si tratta spesso di uno stato nebuloso, non definibile, in cui molti sono i fatti e le cose che semplicemente si offuscano e diventano tanto intangibili, da apparire irreali. Sono cause esterne a determinare, spesso molto brutalmente, la fine di questa avventura in un altro mondo. Uno sguardo all'orologio, per esempio, li distoglie improvvisamente dai sogni e arriva dunque il momento per dover recuperare quello che non è stato fatto durante l'assenza. Questo subitaneo passaggio da un estremo stato Yin ad un altrettanto estremo stato Yang provoca spesso reazione eccessive. Per potersi rifugiare al più presto nell'agognato mondo di fantasia, nello stato Impatiens compensatorio, si cerca di elaborare con impazienza gli stimoli affluenti, adempiendo il più rapidamente possibile ai compiti della vita reale. A causa del modo frenetico di vivere che ne deriva, con il tempo il contrasto tra cruda realtà ed il mondo sano dei sogni diventa sempre più schiacciante. Infine le persone colpite da questo stato verranno riportate completamente alla realtà dalla loro fretta costante, perché il tempo per sognare si riduce sempre di più, fino a scomparire del tutto. In questa fase subentra spesso un indefinibile senso di perdita, contrassegnato dalla malinconia e dalla tristezza apparentemente immotivate. Ci troviamo davanti allo stato Mustard, la scala di intensità va da stati di leggero malumore a depressioni gravi. “E' come se un velo di nebbia impedisse ai raggi nel sole di penetrare il cielo” Prescrivendo interi binari, mescolando quindi fiori di comunicazione, di compensazione e di decompensazione del medesimo binario, spesso comparivano reazioni che, sebbene inspiegabili con la terapia con i Fiori di Bach, risultavano comprensibili dal punto di vista dell'agopuntura o dell'omeopatia.  Si fece così strada l'ipotesi che l'accesso al sistema energetico del nostro organismo funzioni come una chiave numerica: dando la combinazione esatta, cioè tutti e tre i fiori di un binario, si apre un immaginario “relais” e l'informazione viene trasmessa al sistema energetico e quindi anche al sistema di regolazione del corpo con le vibrazioni dei fiori, che solitamente agiscono solo sul piano psichico."
Libro:  Dietmar Kramer, Nuove terapie con I Fiori di Bach vol.1-2-3, Ed. Mediterranee, Roma.

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